In palestra: storia del bodybuilding Hobby, collezionismo, fiere hobbistica
Ho voluto fare questa sorta di recap della vita di Arnold Schwarzenegger, non tanto per spoilerarvi un documentario che potete (anzi dovete) gustarvi con calma su Netflix. Quanto piuttosto per andare a incastrare (e contestualizzare meglio) una serie di momenti emotivamente significativi che diventano pregi dell’opera e che per questo avevo premura di sottolineare, specie nell’ottica di un giudizio più completo sul prodotto Arnold. Fino al punto in cui si rende conto di non poter più conquistare altri traguardi, ed inizia a covare l’idea di cambiare di nuovo settore. Mi riferisco alla politica, una scelta estremamente coraggiosa in cui aveva tutto da perdere, a cominciare dai soldi considerando che avrebbe potuto tranquillamente continuare a fare film con cachet da 20 o 30 milioni di dollari.
- Chi avesse vinto una gara locale poteva qualificarsi tra i 50 partecipanti alla Great Competition.
- Il calcio è stato a tal proposito, il punto di partenza che lo ha condotto nel mondo del bodybuilding.
- C’era persino la credenza popolare che l’attività facesse diventare sterile (!).
- Cultura fisica, così nei primi del ‘900 venne definita l’esibizione della propria forma estetica.
- «I miei figli Thomas e Asia, e la mia compagna Fanny, con la quale divido anche la passione per la palestra, perché lo sport è parte della vita ma non tutto.
Sono disponibili online un trailer e una locandina per il documentario sul bodybuilding del regista Vlad Yudin, che segue un gruppo di culturisti che si preparano per il concorso di Mr. Olympia. Arnold Schwarzenegger ha sempre rigettato la definizione di self-made man, dimostrandosi eternamente riconoscente verso tutti i suoi mentori, a partire dal suo mito ispiratore Reg Park, ex culturista Mr. Universo e interprete di film girati in Italia come Ercole al centro della Terra e Maciste nelle miniere di re Salomone. Ha sempre riconosciuto di aver ricevuto moltissimo aiuto da persone fondamentali nel suo percorso.
– M.W.S. Allenamento Caporale – INVERNO
Il 7 giugno è la volta di Arnold, documentario biografico in 3 parti diretto da Lesley Chilcott, ovvero il nostro argomento del giorno. In sostanza, tra top 10 e suggerimenti, il faccione di Arnie è praticamente sempre presente sulla homepage della piattaforma con la N rossa. I video, i trailer, i poster, le immagini e tutte le informazioni su Generation Iron, il film-documentario che uscirà in America il 20 settembre 2013. Nel 1971 è stato l’uomo più pesante di tutti i tempi, con i 110 kg di allora, e più vecchio con i suoi 41 anni ad aver mai vinto il titolo di Mister Universo.
- Una delle principali paure delle donne che vanno in palestra è di ingrossare troppo usando i pesi.
- Queste e tantissime altre funzioni collaborano e sostengono la crescita muscolare proteggendo il corpo da attacchi esterni ed episodi di malessere.
- Se soffri di DOMS riuscirà a ripristinare totalmente le normali funzioni fisiologiche e spariranno completamente.
- Un periodo di allenamento è costituito da più mesocicli ed ogni mesociclo è a sua volta costituito da microcicli di allenamento che possono durare una settimana o più.
Essendo il nostro corpo un complesso di forze tensorie, cerniere e leve, il movimento di un dato esercizio dev’esser cucito sull’atleta in maniera da creare la giusta attivazione muscolare sistemica, mirata e simmetrica. In questo processo, la gestione ottimale di una moltitudine di aspetti che interagiscono tra loro per ottenere una condizione finale, è fondamentale. Bisogna ottenere il miglior sviluppo muscolare, ad esempio per gli uomini più si è sviluppati muscolarmente meglio è, basta essere simmetrici e proporzionati naturalmente (i primi due parametri fondamentali).
Allenamento annuale (10 schede)
Grazie alla sua determinazione e ottimismo, Arnold è diventata una vera e proprio leggenda per i suoi muscoli, sempre all’apice del successo. L’allenamento di Arnold è spesso basato su esercizi di vecchio stile, composti da squat frontali, alzate laterali su una panca inclinata, curl con bilanciere con presa inversa, trazioni healthfreedominternational alla sbarra e trazioni del collo. Ogni sportivo trasforma le privazioni in virtù perché l’amore per il suo sport è il primo pregio che quest’ultimo può attribuirgli. La periodizzazione dell’allenamento tiene conto di un obiettivo finale raggiungibile tramite dei piccoli traguardi caratterizzanti la fine di ogni mesociclo.
Maglietta Ronnie Cole Man, Maglietta Mike O’Hearn, Maglietta Cbum, Maglietta Palestra, Maglietta Gymrat, Maglietta Yeah Buddy
E io non sono un ipocrita.È giusto pensare al proprio tornaconto (e quindi alle medaglie) come atleti e preparatori, soprattutto se non si imbroglia nessuno (e anzi, si rischia invece di passare negativamente per quello che non si è). La scelta natural vuol dire soprattutto puntare a qualcosa che ci si porta dietro per una vita. Un natural bodybuilder può arrivare a competere anche oltre i 50 o 60 anni nelle opportune categorie, grazie allo stile di vita salutare e sostenibile. Non è un caso che Schwarzenegger sia arrivato ad allenarsi ancora oggi alla sua età, mentre attualmente alcuni atleti muoiono a 30 anni per cause sospette.
A partire dagli anni 40 nacquero le prime associazioni come la International Federation of BodyBuilders, fondata nel 1946 Ben e Joe Weider e la National Amateur Bodybuilders Association (NABBA fondata nel 1956 in UK, ora diffusa a livello internazionale). Negli anni ’70 Schwarzenegger, insieme ad altri atleti come Larry Scott, Sergio Oliva e Franco Columbu (i primi vincitori di Mister Olympia) marcarono il passaggio del culturismo da subcultura a sport riconosciuto a livello internazionale e apprezzato e praticato dal pubblico. In quel periodo vi fu un largo abuso di steroidi anabolizzanti e altre sostanze dopanti (così come anche in altri sport). Dopo le prime leggi restrittive il doping fu comunque sempre considerato più o meno ammesso.
Che posizione è arrivato Andrea Presti a Mr. Olympia?
«L’arte di posare, ovvero mettere in mostra il corpo in maniera armoniosa e spettacolare». Una delle principali paure delle donne che vanno in palestra è di ingrossare troppo usando i pesi. Insomma, il messaggio che deve passare in questa sede è che non basta diminuire il numero di ripetizioni per “fare forza” ma che è importante impostare una progressione logica. Inoltre mantenere una buona base di forza (cosa che non si fa con le serie lunghe), non vi farebbe male.
Un allenamento che lo porta ad avere una muscolatura impressionante
«Ovviamente ho anche tantissime certificazioni collegate con le attività che si praticano nella nostra palestra, la World di via Cumano, dove sono già sei anni che organizziamo un trofeo di bodybuilding per avvicinare i giovani a questa disciplina e dove preparo atleti che hanno voglia di gareggiare anche a più alti livelli. Ho preparato oltre 50 atleti alle gare, ottenendo anche risultati nazionali con Marino, Viviana, Daniele, Andrea e Paola». L’ovvia conseguenza delle cose che abbiamo visto è che con serie molto lunghe si rischia di “bruciare” la massa muscolare faticosamente costruita nelle fasi precedenti. Cercare di valutare l’impatto di Conan sulla cultura popolare dell’epoca, in particolare su alcune band metal, vorrebbe dire imbarcarsi in un lavoro che farebbe ridere Crom molto forte.